Avremmo voluto chiedergli del piano vaccini e di tanto altro, ma il presidente Nino Spirlì ha lasciato improvvisamente la nostra diretta Facebook, non appena si è toccato l’argomento scuole. In particolare al presidente non è piaciuto il riferimento alla campagna d’odio che si è scatenata sui social contro i genitori autori di ricorsi al Tar che hanno tre volte bocciato le ordinanze di sospensione della presenza scolastica.
“La parola odio a me non appartiene“, ha risposto seccamente Spirlì, uscendo dalla diretta. Come è chiaro dal video, nessuno ha attribuito a lui questo termine, purtroppo invece l’odio tra i genitori calabresi sta realmente circolando, con toni che spesso arrivano alla minaccia. Quando si è nominato il Tar e poi i genitori ricorrenti che, ha ribadito Spirlì, “devono prendersi le loro responsabilità”, il presidente non ha inteso continuare a parlarne. Poco prima gli era stato fatto notare che qualche famiglia sta pensando a una class action contro la Regione per i danni di apprendimento subiti dai ragazzi nel balletto di chiusure e aperture e Spirlì aveva risposto: “Spero che qualcuno non faccia una class action contro i genitori che hanno fatto ricorso al Tar”.
Ringraziamo il presidente per essere intervenuto ma dispiace che sia andata così, anche perché, in apertura della diretta, proprio Spirlì aveva invitato tutti e principalmente i media al dialogo fuori da eccessi e polemiche.