(Adnkronos) – Il caso Daniela Santanchè torna al centro del dibattito politico. Oggi alla Camera dei deputati, alle 14, avrà inizio la discussione generale sulla mozione di sfiducia, presentata dal Movimento 5 Stelle nei confronti della ministra del Turismo, rinviata a giudizio per false comunicazioni sociali in merito alla vicenda Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato.
L'esponente di Fratelli d'Italia, secondo quanto confermato dal suo entourage, oggi sarà in Aula per assistere alla discussione. Ma salvo sorprese dell'ultimo minuto non dovrebbe vedere nessun collega di partito alzarsi dai banchi della maggioranza per prendere la parola in sua difesa. All'interno del gruppo di FdI a Montecitorio – rivelano all'Adnkronos fonti parlamentari meloniane – si sarebbe a lungo dibattuto nei giorni scorsi sull'opportunità di far intervenire o meno un esponente del primo partito della maggioranza per respingere le accuse delle opposizioni (che continuano a chiedere a gran voce le dimissioni di Santanchè) e ribadire la fiducia nell'operato della ministra, che da settimane si trova nell'occhio del ciclone. Alla fine, però, i vertici del gruppo avrebbero optato per la scelta di non esporsi in discussione generale. La motivazione, spiega una fonte di peso di FdI alla Camera, è che anche in occasione della precedente mozione contro Santanchè (presentata ad aprile 2024 sempre dal M5S e sottoscritta da tutte le opposizioni a eccezione di Iv) nessun deputato di Fratelli d'Italia era intervenuto a sostegno dell'imprenditrice nella parte iniziale della discussione. "Abbiamo fatto una valutazione. E il rischio che questo 'silenzio' potesse essere letto come un isolamento della ministra, come un voler lasciarla sola, è stato valutato. Ma non è assolutamente questo il motivo della scelta", viene rimarcato all'Adnkronos delle stesse fonti: "Si è deciso di agire in questo modo – si sottolinea in FdI – in coerenza con la volta scorsa". In generale all'interno del partito si continua a registrare una certa freddezza sul caso Santanchè. Sia la premier Giorgia Meloni che il presidente del Senato Ignazio La Russa (grande amico e 'sponsor' della ministra) hanno invitato pubblicamente la 'Santa' a valutare la sua situazione giudiziaria e a ponderare bene la compatibilità dei suoi impegni ministeriali con la necessità di difendersi all'interno di un processo spinoso. Dal canto suo, la ministra ha sempre ostentato grande sicurezza ribadendo la volontà di proseguire il suo lavoro al ministero: "E' evidente che se il mio presidente del Consiglio mi chiedesse di dimettermi io non avrei dubbi", ha dichiarato lo scorso 29 gennaio. Oggi a Milano a margine dell'inaugurazione della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, Santanchè fa sapere di essere tranquilla e di non nutrire alcuna preoccupazione per l'udienza del 20 marzo del processo Visibilia. La mozione di sfiducia di oggi sarà un banco di prova anche per la compattezza delle opposizioni. L'orientamento del Pd sarebbe quello di non sottoscrivere la mozione dei 5 Stelle, ma di votarla in Aula. Alleanza Verdi-Sinistra invece firmerà il testo dei pentastellati, oltre a sostenerlo col voto. Dal gruppo di Italia Viva fanno sapere: "La mozione la votiamo di sicuro, sulla firma stiamo invece valutando". Fonti di Azione spiegano invece all'Adnkronos che non sottoscriveranno l'iniziativa M5S "perché siamo contrari alle mozioni di sfiducia, che hanno il solo effetto di rafforzare con un voto parlamentare la persona che si vuole sfiduciare. Dopodiché – aggiungono – abbiamo già votato la sfiducia a Santanchè e la rivoteremo. Ma sarà come al solito un boomerang…". (di Antonio Atte) —[email protected] (Web Info)
Visibilia, oggi Santanchè in Aula per mozione M5S. Fratelli d’Italia non interverrà
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