Napoli – Li ha denunciati perché gli hanno promesso che se avesse «portato» voti all’«uomo» di Stefano Graziano, avrebbe «vinto» il «Concorsone» indetto dalla Regione Campania. Ma lui, nell’elenco di chi il concorso lo ha superato, non c’era. E quando qualche settimana fa ha scoperto di aver fatto la campagna elettorale «per niente», ha deciso di denunciare sia Stefano Graziano che il suo braccio destro, nonché il consigliere per il quale Graziano si sarebbe speso, ovvero Pasquale Fiorenzano. Un posto da operatore socio sanitario al concorso della Regione: lo avrebbe dovuto ottenere in cambio di un pacchetto di voti per le Comunali di Aversa.
È questa, almeno, l’accusa che la Procura di Napoli Nord, diretta da Francesco Greco, muove nei confronti del consigliere regionale del Pd Graziano, presidente della V Commissione Sanità e Sicurezza Sociale, e commissario dei Dem in Calabria, indagato per corruzione elettorale insieme ad altre tre persone. Oltre al consigliere regionale e a Fiorenzano, sul registro degli indagati ci sono i nomi di Nicola Tirozzi, collaboratore di Graziano, e di Luigi Comparone, la persona alla quale sarebbe stato promesso il posto da operatore socio sanitario.
«Prendo atto – dichiara Graziano – del fatto che ci sono atti processuali che mi riguardano e di cui non sono stato ancora informato. Sono tranquillo perché estraneo alla vicenda che mi vede indagato per non aver segnalato/raccomandato la persona che, per la mancata segnalazione, prima mi ha denunciato e poi ha tentato di diffamarmi. I fatti si riferiscono, tra l’altro non alla mia campagna elettorale ma a quella di un altro. Sono ancora una volta fiducioso nella magistratura».
(Fonte: Il Mattino)